sabato 20 dicembre 2008
venerdì 19 dicembre 2008
mercoledì 17 dicembre 2008
martedì 16 dicembre 2008
I giorni passavano, era uno strazio, un'attesa che sembrava non finisse mai,
c'era uno sciopero in corso che rallentava le cose, ma ora mi rendo conto quanto
fortunati siamo stati, tre mesi esatti, e cosa devono dire quelle povere coppie che aspettano da Giugno. Passa il Natale non bellissimo perchè Elia era in africa, arriva il 28 dicembre e mando una mail a Laura, mi risponde subito:" ciao Laura mi hai anticipata, parlavo poco fa con l'agenzia viaggi il volo è previsto per il 5 gennaio, dovete chiamarli per scegliere la compagnia." pensavo mi prendesse un colpo, era vero si partiva, era tanta la gioia, ma c'èra una cosa che mi faceva morire dal dolore, lasciare Puravi in italia, si in buone mani, ma era la prima volta, non sapevamo la sua reazione. Di corsa si prepara tutto i giorni erano pochi, ma la confusione era tanta, organizzare tutto per la bambina, fare le valigie, ma arriva il 5 e si parte, destinazione Kinshasa.
Il notro cuore era diviso in due, ma come potevamo fare, è stato un grandissimo dolore per lei ma arrivati in Kinshasa vi assicuro che siamo stati contenti di averla lasciata in italia.
c'era uno sciopero in corso che rallentava le cose, ma ora mi rendo conto quanto
fortunati siamo stati, tre mesi esatti, e cosa devono dire quelle povere coppie che aspettano da Giugno. Passa il Natale non bellissimo perchè Elia era in africa, arriva il 28 dicembre e mando una mail a Laura, mi risponde subito:" ciao Laura mi hai anticipata, parlavo poco fa con l'agenzia viaggi il volo è previsto per il 5 gennaio, dovete chiamarli per scegliere la compagnia." pensavo mi prendesse un colpo, era vero si partiva, era tanta la gioia, ma c'èra una cosa che mi faceva morire dal dolore, lasciare Puravi in italia, si in buone mani, ma era la prima volta, non sapevamo la sua reazione. Di corsa si prepara tutto i giorni erano pochi, ma la confusione era tanta, organizzare tutto per la bambina, fare le valigie, ma arriva il 5 e si parte, destinazione Kinshasa.
Il notro cuore era diviso in due, ma come potevamo fare, è stato un grandissimo dolore per lei ma arrivati in Kinshasa vi assicuro che siamo stati contenti di averla lasciata in italia.
queste grazie alla mia grande amica Michela
Gli anni passano, in attesa che arriva il fratellino o sorellina, ma delusioni su delusioni,
sembrava che arrivasse il giorno dopo dell'idoneità, ma che vi dico, prima era l'Ucraina....e che poteva succedere....chiuse. Poi si cambia associazione si va in Moldavia....ma anche quì false speranze...Poi dopo tanto penare prendo la mia principessa in braccio e le dico, tesoro mamma non ha più la forza di andare avanti, ti dispiacerebbe tanto se resti figlia unica? lei con la sua dolce manina mi carezza il viso e mi dice:" Mamma tieni duro." E allora in me si scatena una forza interiore, non mi arrendo ma affilo le unghie ,comincio a scalare una salita molto ripida, un giorno mi viene in mente un mio amico che è al dentro di queste cose, il messaggio diceva che ero disperata che non trovavo la via che mi poteva condurre alla seconda adozione, lo pregavo e se conosceva qualcuno che mi poteva aiutare, lui mi manda dei nomi con dei numeri , comincio a telefonare, un santo mi conduce da Enzob, telefono e in men che non si dica l'appuntamento. Si parte per Torino, si arriva e si va da Enzob, era presto e intanto visitiamo l'associazione, rimaniamo incantati nel vedere ciò che fanno, poi entriamo in ufficio e mentre aspettiamo mi cadono gli occhi su l'opuscolo di enzob, lo guardo poi lo giro e sul retro c'era una foto con coppie e bambini africani con al centro una suorina, una veste a me famigliare, era una suora delle Missionarie della Carità, coloro che ci donarono la nostra prima principessa, chiesi ad una signora che suora fosse , lei mi rispose Suor Beata in Congo, io pensai, sarà coincidenza o destino? ma non nascondo che gia pensavo di esere in Congo, entriamo e parliamo con Cristina il mio angelo, gli spiegamo il nostro calvario ci ascolta, ci consiglia ed infine dopo tanto parlare ci consiglia il Congo, io esulto e dico era un destino, lei si mette in ginocchio prende le manine di Puravi e le promette che farà del tutto per farle arrivare presto la sua sorellina, si inizialmente disse sarà una sorellina per Puravi, noi volavamo e questa volta eravamo felici, finalmente era il nostro secondo sogno, un'altro bimbo di colore, e compresi perchè avevamo aspettato fin a quel momento, era li che dovevamo andare. Torniamo a casa e strada facendo mando tanti sms dicendo che mi sentivo come se avessi appena fatto un'ecografia. Inizia il nostro percorso, nel frattempo conosco il forum le radici e le ali, nascono grandi amicizie, la prima Marmich, poi al corso altre, come Sudfever, passano i giorni e i mesi, ero tanto ansionsa, si sapevo che era la volta buona, ma fin quando non sentivo la vocina siete diventati genitori per la seconda volta no stavo in pace. Era da giorni che rompevo a Cristina con le mie tempestose mail, e lei mi rispondeva in modo che eravamo al capolinea. Era un venerdì ero rassegnata e dicevo che oramai la telefonata arrivava la settemana seguente, stavo in macchina aspettando che Puravi usciva da scuola, sono le 12,35 squilla il cellulare, guardo il numero non lo conoscevo, rispondo, una vocina mi dice sono Cristina di enzob........................un vuoto, poi grido esulto, volo tocco il cielo, poi la faccio parlare, mi dice è un bellissimo maschietto nato il 15,11 del 2005 , io piangevo non riuscivo a parlare, prendo fiato e le dico ripeti, lei ripete.......che emozione, mi dice che ancora non aveva la foto, me l' avrebbe mandata il giorno dopo. Chiudo il cell e chiamo mio marito, non sono servite parole,
gli era bastato sentire il suono della mia voce per capire tutto, pio chiamo Marmich lei aveva avuto l'abbinamento un mese prima. Arrivano le 13,00 e esce Puravi la prendo in braccio e comincio a volteggiare come una trottola dicendole che era diventata sorellina di un bimbo, piangevamo in due dalla gioia, penso che chi mi stava intorno non sapendo, mi abbia presa per pazza, ma era tanta la felicità, accumulata da tanto dolore e attesa. Arriva sabato e nessuna mail da Cristina passa il lunedì e inizia il martedì, squilla il cellulare, lo prende mio marito e legge enzob, mi dice laura che faccio, io gli dico rispondi, era Cristina che dice è bellissimo vi stò mandando la foto, scendiamo di corsa, apro la posta e appare una veste bianca con delle righine blu ed in braccio una favola di bambino bello, bellissimo, il nostro sogno aveva un volto.
Iscriviti a:
Post (Atom)